Frutti Esotici

Marula – Sclerocarya birrea

Getting your Trinity Audio player ready...

L’albero di Marula (Sclerocarya birrea (A.Rich.) Hochst.)  è una delle grandi piante indigene, può raggiungere i 20 mt d’altezza e appartiene alla famiglia delle Anacardiace; è diffusa in gran parte dell’Africa subsahariana, e in particolare in Namibia, Botswana, Zambia, Zimbabwe e Mozambico. Si ritiene che in parte sia stata diffusa dai bantu durante le loro migrazioni.

Etimologia

Il nome del genere deriva dalle parole greche skleros (“duro”) e karyon (“noce”), con riferimento alla durezza del nocciolo dei frutti; l’epiteto specifico birrea deriva invece da birr, nome indigeno della pianta in alcune regioni.

Descrizione

L’Albero di Marula ovunque cresca, è preservato e venerato per l’abbondanza del raccolto e per la molteplicità di utilizzo di ogni sua parte.

La corteccia ha proprietà curative e viene utilizzata nella profilassi della malaria e per il trattamento dei disturbi intestinali. Masticata, facilita la digestione.

I gherigli tostati sono noti come il Cibo dei Re per la loro prelibatezza. Le foglie vengono utilizzate come spezia e per condimenti.

I frutti, prodotti dalla femmina della pianta, maturano a febbraio, sono simili a prugne, di colore verde quando acerbi e giallo quando maturi; hanno dimensione oblunga e dimensione simile a quella di una prugna, con una scorza coriacea di colore giallo vivo e una polpa bianca e fibrosa al cui interno si nasconde un grosso nocciolo che contiene due o tre semi ricchi di olio e proteine.

Usi

I prodotti della marula sono un elemento tradizionale della dieta di molti popoli del gruppo bantu. I semi sono ricchi di proteine e grassi vegetali; possono inoltre essere usati per produrre un olio protettivo per la pelle, ricco di antiossidanti.

I frutti dell’albero di Marula possono essere consumati sia crudi che cotti e per produrre una deliziosa marmellata. Lasciandoli fermentare si può preparare una potente bevanda alcolica, una sorta di home-made birra chiamata Buganu in Swaziland.

In Namibia con un procedimento diverso si ottiene il liquore Ombiké e in Mozambico una bevanda simile a un vino molto corposo chiamata Ucanhe.

Sul mercato internazionale si trova l’Amarula, crema di liquore prodotto in Sudafrica a base di frutti di Marula, alcool e panna, il secondo prodotto più venduto al mondo nella categoria creme di liquore.

Un’infusione fatta con i frutti di marula viene anche usata come insetticida, e serve ad alleviare il dolore delle punture di scorpione e dei morsi di serpente.

La corteccia può inoltre essere pestata per produrre un colorante utilizzato per dipingere oggetti artigianali.

Oltre agli esseri umani, anche diversi animali si cibano dei frutti della marula.

Curiosità

L’Albero di Marula è conosciuto come:

  • Il Re degli alberi africani poiché è resistente alla siccità e ogni sua parte viene utilizzata dalle popolazioni indigene da millenni.
  • Albero degli Elefanti. Questi imponenti animali si nutrono ben volentieri dei suoi rami e delle sue foglie, ma sono particolarmente ghiotti dei suoi frutti specialmente quando, fermentando sotto i raggi del sole, acquisiscono una gradazione alcoolica.
  • Albero del Matrimonio perché simbolo di fertilità.
  • Nella tradizione popolare le donne boscimani in stato di gravidanza, usano infusi di corteccia per scegliere il sesso del nascituro: per un maschio la corteccia dell’albero maschio altrimenti, la corteccia dell’albero femmina.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere, il sito amaperbene.it è indipendente, senza un editore e senza conflitti di interesse, non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. Per saperne di più contatta la redazione: redazione@amaperbene.it

Articoli Correlati