Frutti Esotici

Passiflora tarminiana

Getting your Trinity Audio player ready...

Passiflora tarminiana Coppens & V.E. Barney, 2001 è una pianta appartenente alla famiglia Passifloraceae. Nativa degli altopiani tropicali del Sud America è ora diffusa in diversi paesi. È stata naturalizzata in Australia, Guam, Hawaii, Nuova Zelanda e Zimbabwe. Viene comunemente coltivata in California, Riunione, Messico, Panama e Papua Nuova Guinea. È considerata una specie invasiva nelle Hawaii e in Nuova Zelanda.

Descrizione

Passiflora tarminiana ha portamento rampicante con steli e piccioli pelosi. Nel punto in cui i piccioli delle foglie incontrano gli steli, vi sono stipole caduche, dalle 2 alle 7 ogni 2-3 millimetri. Le foglie sono trilobate, pelose nella parte sotto ma spesso lisce nella parte superiore. I fiori sono solitari e penduli. Il peduncolo è verde pallido, le brattee racchiudono una camera contenente il nettare. Il tubo fiorale (ipanzio) è verde pallido ed è lungo 6–8 cm e largo 0.7–1 cm, mentre i sepali e i petali sono rosa, lunghi circa 3–6 cm, e perpendicolari al tubo fiorale, o a volte retroflessi. Il frutto ha le estremità affusolate, ed è lungo 10–14 cm e largo 3.5-4.5 cm, quando è maturo è di colore giallo, tendente all’arancio. I frutti contengono molti semi avvolti in un arillo il quale è proprio la parte commestibile.

  1. tarminiana si distingue da P. tripartita var. mollissima per diversi aspetti. P. tarminiana ha stipole piccole e caduche mentre P. tripartita var. mollissima le ha più grandi e persistenti. Sia sepali che petali in P. tarminiana sono perpendicolari o retroflessi rispetto all’asse fiorale, mentre non sono mai completamente aperti in P. tripartita var. mollissima e risultano anche più corti in relazione alla lunghezza del tubo fiorale in P. tripartita var. mollissima.

Biologia

Diversamente da molte specie di Passiflora, P. tarminiana è auto compatibile, caratteristica non considerata importante in natura. In Sud America si pensa che i maggiori impollinatori siano i colibrì o grosse api, mentre alle Hawaii si sono possono spesso osservare uccelli prendere il nettare senza trasferire il polline, e quindi sono api ed altri insetti a garantire la riproduzione della specie.

Alle Hawaii i semi sono dispersi da animali frugivori. Senza dubbio i più importanti diffusori delle Hawaii sono i suini selvatici, i quali mangiano i frutti caduti che contengono i semi maturi che, dopo aver attraversato integri l’intestino, vengono rilasciati attraverso le feci. La germinazione non è favorita dalla presenza di feci sui semi, ma questi stessi animali con loro passaggio rendono il terreno un ambiente più adatto per la germinazione della P. tarminiana. Essendo il territorio dei suini grande circa 1/3 kilometri quadrati, essi contribuiscono più a una espansione periferica della P. tarminiana. piuttosto che ad una diffusione su lunga distanza.

  1. tarminiana invade sia la foresta più aperta che quella più fitta alle Hawaii. Cresce più rapidamente in pieno sole ma tollera comunque l’ombra. La crescita può comunque risultare fortemente limitata da intensità di luce inferiori al 2%. Nei casi in cui la copertura forestale sia in gran parte intatta, P. tarminiana invade i vuoti che si formano quando gli alberi cadono o muoiono.

Usi

La Passiflora tarminiana è coltivata per i suoi frutti commestibili, ed è la seconda specie più coltivata in Sud America dopo la P. tripartita var. mollissima, ed è inoltre considerata più resistente di quest’ultima. I frutti vengono consumati in Nuova Zelanda, ma non alle Hawaii, dove sono considerati insipidi.

I fiori, di un rosa intenso, e la virente chioma (a volte violacea), permettono di considerarla una pianta ornamentale.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere, il sito amaperbene.it è indipendente, senza un editore e senza conflitti di interesse, non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. Per saperne di più contatta la redazione: redazione@amaperbene.it

Articoli Correlati