Alimentazione sostenibile: confronto tra dieta mediterranea, vegana e vegetariana
Pillola di conoscenza
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La dieta vegetariana e quella vegana impattano meno sull’ambiente rispetto alla dieta mediterranea e sono anche meno costose data l’esclusione di carne e pesce.
La rivista dei consumatori Altroconsumo ha pubblicato un articolo in cui ha messo a confronto la dieta mediterranea, quella vegetariana e quella vegana al fine di valutarne la sostenibilità (impatto e costi).
Studi recenti hanno infatti messo in evidenza il legame tra alimentazione e salute, suggerendo che una dieta basata principalmente su prodotti vegetali stagionali e una riduzione del consumo di carne e latticini possono ridurre significativamente le emissioni di gas serra. Secondo un rapporto dell’ONU del 2023, la filiera alimentare contribuisce al 30% delle emissioni totali di gas serra, di cui il 60% è attribuibile ai prodotti animali.
Per questo motivo, Altroconsumo ha voluto mettere a confronto la dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, cereali, olio extravergine di oliva, carne e pesce, con quella vegetariana, che esclude carne e pesce ma include uova e latticini, e quella vegana, che esclude completamente i prodotti di origine animale. Questo confronto si è basato sull’impatto ambientale e sui costi associati a ciascuna regime alimentare.
Le diete sono state progettate da un nutrizionista per garantire un equilibrio nutrizionale (un apporto calorico giornaliero di 2.000 kcal), rispettando le linee guida nazionali per una sana alimentazione. Anche per quanto riguarda i macronutrienti ogni regime segue le indicazioni nutrizionali e apporta:
- tra il 54 e il 58% di carboidrati;
- tra il 14 e il 18% di proteine;
- tra il 25 e il 30% di grassi.
Gli esperti hanno poi valutato ogni opzione per il suo impatto ambientale, considerando parametri come consumo di acqua, occupazione del suolo ed emissioni di CO2 equivalente.
I risultati hanno rivelato che le diete vegetariane e vegane hanno un impatto ambientale significativamente inferiore rispetto alla mediterranea. La dieta vegana si è dimostrata la più sostenibile, con una riduzione del 32% delle emissioni di CO2 equivalente rispetto a quella mediterranea.
Dal punto di vista dei costi, la dieta vegetariana si è rivelata la più conveniente, seguita dalla dieta vegana. La dieta mediterranea, invece, è risultata essere la più costosa, principalmente a causa del suo elevato consumo di carne e pesce.
In sintesi, seguire una dieta vegetariana o vegana non solo può contribuire alla nostra salute, ma anche a quella del pianeta. Inoltre, queste opzioni alimentari possono essere più accessibili economicamente rispetto alla dieta mediterranea. La scelta di un’alimentazione sostenibile non solo è benefica per il nostro benessere personale, ma anche quello del nostro ambiente, e perché no, anche per il nostro portafoglio.
Fonte: Altroconsumo - Alimentazione sostenibile: confronto tra dieta mediterranea, vegana e vegetariana.