Apericena
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Apericena è un neologismo, ovvero una parola o costrutto di recente introduzione nella lingua, motivato da nuove esigenze tecniche o di costume. e designa una specie di aperitivo servito insieme con una ricca serie di stuzzichini e accompagnato da assaggi di piatti differenti, salati e dolci, che può essere consumato al posto della cena, soprattutto tra i giovani.
Nato negli anni ’90 da un’idea dell’imprenditore milanese, Vinicio Valdo, che per incentivare le persone a bere nel suo locale, allestì dei buffet nel corso degli aperitivi, ideando così il cosiddetto “aperitivo alla milanese” che sarebbe diventato l’odierno apericena. diffusosi negli ultimi anni lungo tutta la Penisola.
In francese viene tradotto con “aperitif dînatoire“, che significa la stessa cosa, anche se non c’è una contrazione come in italiano.
Per l’apericena prevale la fantasia: insalata di riso, torte salate, frittate tagliate a cubetti, polpettine (di carne, pesce o verdure), focacce, crostini, rustici e i tramezzini, patatine, panini, tartine salumi, pizze e pizzette, focacce, paninetti farciti, cornetti salati, cous cous freddo, insomma tutti quei piatti tipici da buffet o che possono essere mangiati come finger food, e via dicendo.
Per finger food si intendono tutte quelle pietanze che è possibile mangiare con le mani, possibilmente in un sol boccone: la parola “finger food”, infatti, significa letteralmente “cibo da dita”. Si tratta di pietanze semplici, principalmente stuzzichini per aperitivi e buffet o da servire come antipasto. Il termine finger food è nato nel 2002 in occasione dell’Expo-Gast di Salisburgo, quando venne chiesto alle squadre nazionali partecipanti di realizzare creatività culinarie da gustarsi “in punta di dita”.
Gli aperitivi più richiesti sono: Spritz, Aperol Spritz, Spritz Hugo, Campari spritz, Martini, Americano, Negroni, Gin Tonic, Moscow Mule, Mojito, Garibaldi, Daiquiri, Rob Roy.
I motivi del successo sono molteplici, in primo luogo l’apericena è la soluzione più comoda e divertente per stare in compagnia senza impegnarsi troppo: niente formalità, libertà di movimento e socialità a mille. La cena fuori casa, spesso percepita impegnativa dai consumatori, sia in termini di costi che di tempo, lascia sempre di più il posto all’ “aperitivo rinforzato” italiano, rituale nato inizialmente come veloce momento di condivisione e “decompressione” dell’individuo prima di cena. Oggi l’aperitivo ha cambiato connotazione ed è divenuto un vero e proprio rito irrinunciabile per rimanere aggiornati sulle novità, rilassare la mente e degustare prelibatezze della cucina italiana in formato “mignon”.
Cosa apprezzano di più gli italiani dell’apericena? Uno dei fattori essenziali per i consumatori italiani rimane la tradizione; infatti, il 68% degli intervistati preferisce trovare nella proposta di aperitivo specialità regionali. Il 39% conferma di apprezzare prodotti di qualità e tra i più gettonati si trovano nduja, mozzarella di bufala, pesto alla genovese, salumi, formaggi e le immancabili pizze e focacce farcite con prodotti genuini e originali.
Secondo una classifica stilata da Stefano Nincevich, editorialista di Bargiornale storica rivista dedicata al mondo dell’Horeca, le tendenze beverage nel 2023 si orientano verso un classico intramontabile: lo Spritz. In tutte le sue varianti: Aperol, Campari, Cynar, ecc.., lo Spritz resta sempre l’accompagnamento ideale per l’aperitivo, seguito a ruota dal vino; meglio se bianco fermo o una bella bollicina.