La “Direttiva Colazione” per garantire la tracciabilità di succhi e companatici
Pillola di conoscenza
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La “Direttiva Colazione” per garantire la tracciabilità di succhi e companatici
Il Parlamento europeo ha dato il via libera alla cosiddetta “Direttiva Colazione”, per garantire la presenza di etichette più chiare e complete per tutta una serie di prodotti consumati soprattutto a colazione, dal miele alla frutta utilizzata per succhi, confetture, gelatine, marmellate e companatici vari.
Nello specifico, il Parlamento ha approvato la revisione della normativa europea (vecchia di 20 anni) che aggiorna le norme sulla presentazione, la composizione, la denominazione e l’etichettatura di alcuni prodotti alimentari per la prima colazione. Per permetterlo, verrà istituito un sistema di tracciabilità lungo tutta la catena di approvvigionamento, cioè il processo che consente di far arrivare un prodotto dal distributore al cliente finale.
Sicché, il Paese in cui il miele è stato raccolto deve comparire sull’etichetta. Per i succhi di frutta, le confetture, le gelatine, le marmellate e le puree di castagne zuccherate, anche il Paese di origine della frutta utilizzata deve essere indicato sull’etichetta. Se il miele o la frutta utilizzati provengono da più Paesi, questi vanno riportati “in ordine decrescente in base alla proporzione che rappresentano nel prodotto finale”.
Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che modifica la direttiva 2001/110/CE del Consiglio concernente il miele, la direttiva 2001/112/CE del Consiglio concernente i succhi di frutta e altri prodotti analoghi destinati all'alimentazione umana, la direttiva 2001/113/CE del Consiglio relativa alle confetture, gelatine e marmellate di frutta e alla crema di marroni destinate all'alimentazione umana e la direttiva 2001/114/CE del Consiglio relativa a taluni tipi di latte conservato parzialmente o totalmente disidratato destinato all'alimentazione umana