Rododendro – Rhododendron
Rhododendron è un genere di piante della famiglia delle Ericacee, originario dell’Eurasia e America. Comprende oltre 1000 specie note con il nome comune di rododendro o azalea. Inizialmente, le azalee e i rododendri erano considerati due generi diversi, ma nel XIX secolo tutti i tipi di azalee furono botanicamente assegnati al genere Rhododendron.
Il nome del genere deriva dal greco antico ῥόδον, rhodon, “rosa” e δένδρον, dendron, “albero”.
Il rododendro è un arbusto sempreverde, a crescita medio rapida,- che può raggiungere anche i 4 metri d’altezza. Presenta chioma compatta e raccolta, e foglie grandi, ruvide, ovali o lanceolate, di colore verde scuro lucido superiormente, più chiare o di colore rugginoso sulla pagina inferiore, con il margine glabro e revoluto; i fiori sono semplici o doppi, dai colori vistosi, campanulati, con lobi a volte ondulati, vivaci, di tutte le sfumature del bianco, rosa, rosso, magenta, con alcune varietà a fiori bicolori, riuniti in grandi mazzi, alle estremità dei rami. Fioriscono fra la primavera e l’estate, a seconda della specie. Richiede un terreno acido, torboso, fertile, umido e ben drenato. Non sopporta substrati calcarei.
Le specie selvatiche sono circa un migliaio e la gamma dei colori è vastissima. Giunse in Europa intorno alla prima metà dell’Ottocento e ne vennero subite prodotte diverse specie ibride. La classificazione botanica è particolarmente complessa e spesso sottoposta a revisioni e aggiustamenti. Il rododendro è assai simile alla azalea, dalla quale si differenzia essenzialmente per le dimensioni: il rododendro può raggiungere come detto anche i 4 metri d’altezza, mentre le azalee hanno delle dimensioni ridotte che le rendono facilmente coltivabili in vaso. Il periodo di fioritura è principalmente il mese di maggio.
La maggior parte delle specie comuni in Europa proviene dalle foreste dell’Asia orientale. Tuttavia, ci sono anche alcune specie di rododendro originarie delle regioni alpine italiane; nel nostro paese si trovano allo stato spontaneo due specie: Rhododendron ferrugineum e Rhododendron hirsutum.
Ci sono molte varietà di rododendro in natura ognuna con le sue caratteristiche uniche. Ecco alcune delle principali varietà:
- Rododendro Catawbiense: questa varietà è originaria dell’America settentrionale ed è una delle più popolari. I suoi fiori sono viola o rosa, con foglie verdi scure e può raggiungere altezze considerevoli.
- Rododendro Ponticum: questa specie è originaria dell’Europa orientale e del Caucaso. I fiori sono rosa, lilla o bianchi e le foglie verdi scure. È noto per la sua resistenza alle condizioni climatiche avverse.
- Rododendro Yakushimanum: originario dell’isola di Yakushima, in Giappone. Con fiori bianchi o rosa pallido, le foglie sono piccole e dense e una forma compattata. È ampiamente coltivato come pianta ornamentale.
- Rododendro Azalea: le azalee sono un gruppo di rododendri noti per la loro abbondante fioritura primaverile. Sono disponibili in molte varietà e colori diversi, inclusi rosa, arancio, rosso, bianco e viola.
- Rododendro Nova Zembla: questa varietà è molto popolare per i suoi fiori di colore rosso brillante e foglie grandi e lucide. È resistente al freddo e tollera bene le condizioni climatiche difficili.
- Rododendro Cunningham’s White: questa specie ha fiori bianchi grandi e vistosi e foglie verdi lucenti. È una scelta popolare per i giardini in quanto fornisce un’abbondante fioritura primaverile.
- Rododendro Purple Splendour: si distingue per i suoi fiori di colore viola intenso e foglie verdi scure. È ampiamente coltivato come pianta ornamentale.
A scopo ornamentale, sono molto diffusi gli ibridi di rododendro alti e a fiore grande, che possono raggiungere altezze fino a due metri. Varietà come “Abba”, “Carola” o “Abraham Lincoln” colpiscono non solo per i loro magnifici fiori rosa e viola, ma anche per la loro eccellente resistenza al gelo invernale.
I cosiddetti ibridi Yakushimanum, originari dell’isola giapponese di Yakushima, sono ideali anche per il giardino: interessanti per la loro crescita compatta e la maggiore tolleranza al sole e al caldo.
Il rododendro è una pianta conosciuta fin dai tempi più antichi soprattutto per il nettare di cui sono particolarmente ricche. Alcune specie di azalea sono però velenose, come riporta Plinio, che riferisce di un’intossicazione dei soldati dell’esercito romano, durante la campagna asiatica, provocata da miele di specie velenose di azalea. Altri casi di avvelenamento causato da “miele tossico” di rododendro/azalea sono riportati da Senofonte, Aristotele, Strabone e Columella. La tossicità è data dalla presenza di graianotossina. I sintomi di un eventuale avvelenamento includono aumento della sudorazione, stato di coscienza alterato, brividi, svenimento, convulsioni, arresto cardiorespiratorio, forte stato confusionale e shock. In situazioni meno gravi l’assunzione di rododendro può essere associata a effetti collaterali comi debolezza, capogiri, nausea, vomito, pressione bassa, battito cardiaco rallentato o irregolare e vista appannata.
L’assunzione di rododendro durante gravidanza e allattamento è sconsigliata.
Molte specie vengono usate come pianta ornamentale, le specie rustiche vengono coltivate in piena terra, nei giardini come gruppi isolati o in vaso sui terrazzi per la formazione di alberelli e cespugli, o in serra le specie più delicate, per la produzione forzata di piante in vaso di altezza non superiore ai 30 cm, per la decorazione degli appartamenti nel periodo natalizio o pasquale, scartandole dopo la fioritura. Le azalee sono anche tra i fiori più regalati per la festa della mamma.
Le foglie del Rhododendron ferrugineum vengono utilizzate per ottenere prodotti a uso medicinale. Sembra che il rododendro contenga molecole in grado di abbassare la pressione del sangue. Inoltre altri suoi principi attivi, se assunti a basse dosi, potrebbero alleviare alcune sintomatologie dolorose interferendo con l’attività nervosa, ma a dosi più elevate possono causare avvelenamenti. Nonostante questa sua possibile tossicità, il rododendro viene utilizzato in combinazione con altri rimedi fitoterapici per produrre integratori alimentari che vengono proposti in caso di sindromi dolorose (come la gotta, i reumatismi, i dolori muscolari, le nevralgie, la sciatica, l’emicrania e altre forme di mal di testa). Il rododendro viene anche utilizzato nel trattamento della tensione eccessiva di muscoli e arterie, dei problemi alle articolazioni, dell’indebolimento dei tessuti connettivi, dei calcoli alla cistifellea e ai reni, della pressione alta, dei disturbi associati all’invecchiamento e di quelli che compaiono in corrispondenza a cambiamenti del tempo meteorologico.
Le prove dell’efficacia dell’assunzione di integratori che contengono rododendro non sono però sufficienti a provarne l’efficacia, e non risultano claim approvati dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) che ne certifichino i benefici.
Controindicazioni
Non risultano condizioni in cui il rododendro potrebbe interferire con farmaci o altre sostanze. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico.
L’assunzione di rododendro durante gravidanza e allattamento è sconsigliata.