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La colina è un nutriente essenziale accostata alle Vitamine del Gruppo B: viene sintetizzata dal fegato e interviene come coenzima in numerose reazioni metaboliche. Essa rappresenta una delle sostanze lipidiche che costituiscono la membrana cellulare del neurotrasmettitore acetilcolina. In tal modo la colina risulta fondamentale nella struttura cellulare e nella trasmissione dei segnali nervosi, dunque nella stabilità e funzionalità neuropsicologica del sistema nervoso.
Viene sintetizzata dal fegato e che interviene come coenzima in numerose reazioni metaboliche. È presente in alimenti come il fegato, la carne, la soia, il pesce, la frutta secca, i fagioli, i piselli, gli spinaci, il germe di grano e le uova.
In genere, la colina viene utilizzata per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue e per proteggere la salute del fegato (per esempio in caso di epatite o di cirrosi). Inoltre sembra essere particolarmente importante per il buon funzionamento del sistema nervoso, tanto che viene consigliata in caso di depressione, perdite di memoria, Alzheimer e altre forme di demenza, corea di Hungtington, sindrome di Tourette, atassia cerebellare, disturbo bipolare, alcune forme di convulsioni e schizofrenia. Inoltre sembra in grado di ridurre l’infiammazione associata all’asma e la necessità di ricorrere all’uso di broncodilatatori; viene utilizzata dai body builder e per ritardare il senso di fatica durante gli sport di resistenza e alcune donne incinte la assumono per prevenire i difetti del tubo neurale nel feto.
A fronte di una tale varietà di utilizzi, per il momento l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha autorizzato solo tre indicazioni d’uso per la colina. In particolare, i prodotti che contengono almeno 82,5 mg di colina ogni 100 g (o 100 ml, o porzione) possono riportare claim secondo cui “contribuisce al normale metabolismo dell’omocisteina”, “contribuisce al normale metabolismo lipidico” e “contribuisce al mantenimento della normale funzione epatica”.
La colina è considerata una molecola sicura almeno fino a che viene assunta in quantità non superiori alla dose massima giornaliera consigliata (1 g tra gli 1 e 8 anni di età, 2 g tra 9 e 13, 3 g fra 14 e 18 e 3,5 g a partire dai 18 anni). Inoltre la sua assunzione è considerata sicura anche durante la gravidanza.
Non risultano interazioni tra l’assunzione di colina e quella di farmaci o altre sostanze. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico.