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Pizzata: E’ un pane tradizionale dei comuni della Comunità Montana della Limina (Reggio Calabria), quali Mammola, Grotteria, San Giovanni di Gerace, Martone, Gioiosa Jonica, Canolo e Gerace, dei comuni montani limitrofi della Provincia di Vibo Valentia, quali Fabrizia, Mongiana, Nardodipace e altri Comuni montani della Calabria.
E’ noto anche col nome di pane di mais e i suoi ingredienti principali sono farina di mais, lievito naturale e foglie secche di castagno.
Il Pane Pizzata presenta un colore giallo scuro all’esterno e giallo-oro all’interno. La crosta è leggermente croccante, il sapore è intenso e persistente, e la forma è rotonda, simile ad un piccolo pane di circa 500 grammi.
Anticamente il Pane Pizzata era considerato il pane dei poveri. Per tradizione veniva mangiato in inverno in occasione della macellazione del maiale e della macinazione delle olive al frantoio per assaggiare l’olio.
La specie migliore di granturco è quello coltivato nei terreni montani non irrigui. Le antiche cultivar locali, Castejuvetaro, Spanaroti, Simenteja, Turchisto, negli ultimi vent’anni sono state sostituite da quelle selezionate, in quanto gli agricoltori ricavano una quantità di produzione maggiore, che viene utilizzata anche per gli allevamenti zootecnici.
Il mais deve essere macinato al mulino ad acqua, in quanto si ricava una farina profumata che ne conserva tutte le caratteristiche organolettiche: il Pane Pizzata che si ottiene dalla farina così prodotta è particolarmente apprezzato per la fragranza e il gusto.
E’ ottimo da solo, condito semplicemente con peperoncino macinato e olio d’oliva extravergine, oppure insieme a piatti rustici della cucina calabrese, quali le frittole di maiale, le alici o sarde salate sott’olio, lo stocco e patate, e i fagioli di montagna.