Glicina
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La glicina è un amminoacido non polare, il più semplice e più piccolo dei 20 amminoacidi ordinari: il suo gruppo laterale è un atomo di idrogeno; avendo due atomi di idrogeno legati all’atomo di carbonio α, non è chirale. Non è un aminoacido essenziale, perché l’organismo è in grado di sintetizzarlo.
Oltre a essere uno dei mattoni che formano le proteine, la glicina è coinvolta nella trasmissione dell’impulso nervoso: è un neurotrasmettitore inibitorio nel sistema nervoso centrale; interneuroni glicinergici sono stati trovati nella retina, nel sistema uditivo ed altre aree implicate nella sensorialità.
La glicina ha dimostrato di aumentare l’efficienza del sonno e la percezione soggettiva del riposo, nonché di ridurre l’attivazione elettroencefalografica durante uno studio del sonno, cioè, agisce come un rilassante neurologico naturale.
La glicina è capace di attenuare la risposta glicemica quando ingerita insieme a glucosio; in questo caso, la risposta del glucosio plasmatico viene attenuata di circa il 50% rispetto alla risposta data dalla sola assunzione di glucosio.
La glicina è uno dei precursori della creatina, necessaria per la normale contrazione muscolare; fa parte delle proteine del nostro corpo, in particolare del collagene, componente importante della pelle ma anche di ossa, cartilagini, legamenti o tendini.
Alimenti ricchi di glicina sono anche: pancetta di maiale, mortadella, punta di petto, seppie cotte, pollo cotto, fesa di vitello, polpo cotto e semi di zucca (questi ultimi 1,8g/100g). Facendo parte del collagene, presente nei tessuti connettivi e negli epiteli, la maggior parte degli alimenti carnei ne contengono buone quantità. Inoltre, il contenuto di glicina pare significativo anche in vari prodotti di origine vegetale.
Secondo le tabelle nutrizionali consultate, i 5 alimenti più ricchi di glicina sono: pesce coregone (4,4g/100g), proteine della soia, alga spirulina, baccalà e albume in polvere.
Si utilizza anche come additivo alimentare, aromatizzante, dolcificante e esaltatore di sapidità. Costituisce l’ingrediente di molti medicinali e cosmetici.
L’assunzione di glicina viene proposta nel trattamento di schizofrenia, ictus, iperplasia prostatica benigna e alcune malattie metaboliche rare. Inoltre questo aminoacido viene utilizzato per proteggere i reni dai possibili effetti collaterali di farmaci somministrati in caso di trapianto d’organo e per difendere il fegato dagli effetti nocivi dell’alcol. Infine, la glicina viene proposta nella prevenzione del cancro e per migliorare la memoria.
E’ bene tuttavia precisare che non risulta che l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia approvato claim che giustifichino queste o altre proposte d’uso.
Effetti collaterali: La glicina potrebbe interferire con l’assunzione di clozapina, un farmaco utilizzato nel trattamento della schizofrenia; la presenza contemporanea di glicina potrebbe ridurre l’efficacia di questo principio attivo, ma i dettagli dell’interazione non sono ancora stati delucidati.