Genzianella | Gentiana acaulis L.
La genzianella o genziana di Koch (Gentiana acaulis L., 1753) è una pianta appartenente al genere Gentiana della famiglia Gentianaceae. È nativa dell’Europa centrale e meridionale, dalla Spagna orientale ai Balcani. Si tratta di una erbacea perenne sempreverde a bassa crescita, alta da 5 a 10 cm, che sviluppa fiori apicali su un corto peduncolo, a corolla tubulare pentalobata, di colore blu intenso, lunghi 6 cm, macchiati di verde all’interno e foglie raccolte in una rosetta, oblunghe e lanceolate, a margine dentellato. La fioritura inizia in primavera e si protrae in estate. Le radici sono raccolte all’inizio della primavera o in autunno, pulite e lavate, si lasciano seccare. Cresce nelle regioni montuose, quali le Alpi, le Cévennes e i Pirenei, ad altitudini comprese tra 800 e 3.000 m., su terreni acidi; predilige le esposizioni in pieno sole.
Il nome generico deriva dal re illirico Genthios (ca. 500 a.C.) che secondo Plinio scoprì le proprietà medicinali delle genziane; il nome specifico significa “senza fusto”. Il nome comune di Genzianella si deve proprio al fatto che ha lo stelo molto corto.
Dalla radice di questa pianta, adeguatamente essiccata, si possono estrarre alcuni principi attivi, tra cui la genziopicrina, l’amarogenzina – alcune delle sostanze più amare che si conoscano in natura – e il genziopicroside.
In particolare, l’amarogenzina stimola le ghiandole digestive, ad esempio aumentando l’appetito attraverso una maggiore secrezione di saliva, oppure sollecitando il fegato a riversare nel duodeno un maggiore quantitativo di bile, importante per la digestione delle sostanze lipidiche. Questo principio attivo, inoltre, è quello che viene sfruttato per la produzione di liquori (acquaviti, amari aperitivi e digestivi, fernet).
Il genziopicroside, invece, mostra proprietà febbrifughe; non a caso, in passato le radici della Gentiana kochiana e anche della Gentiana lutea (che hanno proprietà simili) venivano utilizzate per preparare decotti per la cura della malaria. Questa malattia, infatti, veniva vista come una forma di parassitismo esercitata da un particolare genere di protozoi sui globuli rossi umani; il glucoside contenuto nella radice delle genziane aumenta la produzione dei globuli bianchi necessari per eliminare questo organismo patogeno dal nostro corpo.
Alla genzianella sono attribuite proprietà: antipiretiche, digestive, amaro-toniche, coleretiche.
Le preparazioni di Genzianella sono molto amare; benché questa caratteristica della droga sia direttamente collegata alle sue proprietà, si possono diluire quelle che risultino soggettivamente troppo amare con un’aggiunta di acqua e zucchero.