Piretro di Dalmazia | Chrysantemum cinerariaefolium Vis.
Il piretro conosciuto anche come crisantemo cenerino o piretro della Dalmazia, appartiene, alla famiglia delle Asteraceae (ex Compositae). È una specie perenne, propri a dei luoghi aridi sassoso-calcarei, che cresce spontaneamente in vari luoghi presso Pola (Istria), in Dalmazia e nel Montenegro. Dal modesto apparato radicale si sviluppano i fusti slanciati, sottili, alti fino a 30-75 cm circa, di colore grigio-verde, che presentano sulla superficie numerose nervature; sono ramificati e sorreggono un solo fiore all’estremità. Le foglie peduncolate, pennatosette, di colore verde chiaro con tonalità argentee alla base, sono profondamente divise in segmenti lobati oppure laciniati e posseggono un aroma pungente simile al tanaceto. Le infiorescenze a capolino, simili a una grossa margherita, con lunghi petali bianchi scanalati e di colore giallo nella parte centrale, sbocciano solitarie, da maggio a metà estate, all’estremità di rami poco fogliosi; i fiori spezzati emanano un odore pungente. Il seme, infine, è costituito da una cariosside beige, stretta, nervata e smussata ad un’estremità. Il Piretro si riproduce facilmente per seme dalla tarda primavera all’estate, oppure per divisione delle radici in primavera. Non va coltivato in appartamento. È molto coltivato (soprattutto in Giappone, Kenia e Congo, scarsamente in Italia) per estrarre piretrine, insetticida di contatto che sembra non comporti fenomeni di resistenza e di assuefazione da parte degli insetti.
Il nome generico Chrysanthemum viene dal greco krusos = oro e antemos = fiore, fiore d’oro, perché alcune specie del genere hanno fiori di un bel colore d’oro; il nome cinerariaefolium per le foglie somiglianti a quelle della Cineraria (Senecio Cineraria DC.) (da cinis = cenere, per il colore delle foglie).
È una pianta perenne che ricorda la margherita dalle quale differisce per le sue foglie profondamente incise, vellutate, di colore grigiastro, quasi tutte situate alla base del fusto e per il profumo inconfondibile.
Principi attivi contenuti principalmente nelle foglie e nei capolini fioriti sono: piretrine, comprese le chetonestere cinerina I e II, piretrina I e II; crisantina e crisantene (tutti principi attivi dotati proprietà insetticide). Le piretrine contenute in questa pianta agiscono per contatto e per ingestione, interferendo sul sistema nervoso centrale periferico, provocando prima la paralisi degli insetti trattati e poi la morte.
Il Piretro non possiede proprietà salutari, infatti non ha nessuna azione medicinale. Viene usato come insetticida e antiparassitario naturale: si utilizzano i capolini raccolti appena schiusi che vengono essiccati all’ombra e quindi macinati ottenendo una polvere giallo-verdastra, chiamata razzia o piretro, utilizzato per la preparazione di insetticidi per animali a sangue freddo nei confronti dei quali è molto tossico mentre è molto poco tossico per gli uomini e gli animali a sangue caldo in genere, oltre che essere poco inquinante.
Attualmente il piretro è molto utilizzato come insetticida e in agricoltura contro i parassiti delle piante perché poco inquinante ed è tra i meno dannosi per l’uomo e gli animali a sangue caldo.