Primula | Primula veris L.
La primula odorosa (nome scientifico Primula veris, L., 1753) è una pianta erbacea che cresce spontaneamente nei prati e nei boschi appartenente alla famiglia delle Primulaceae.
La primula odorosa è una specie con distribuzione centrata sull’Europa centro-occidentale, presente, con due sottospecie, in tutte le regioni dell’Italia centro-settentrionale e in Campania; la sottospecie nominale è ristretta all’Italia settentrionale e alla Toscana. Pianta erbacea perenne alta circa 10/15 cm.; le foglie hanno una forma ovale con la pagina superiore caratterizzata dalla presenza di numerose scanalature e la pagina inferiore pelosa; sono disposte a rosetta alla base della pianta; i fiori sono di colore giallo vivo, riuniti in ombrelle all’apice dello stelo. Cresce in prati aridi, cespuglieti e boschi aperti, dalla fascia planiziale (ove è molto rara) a quella montana superiore.
Il nome generico è diminutivo del termine latino “primus” primo per la precocità della fioritura e allude alla fioritura primaverile precoce; veris genitivo di ver, veris primavera: della primavera, primaverile. Periodo di fioritura: aprile-giugno. All’inizio del Rinascimento con il termine “Primula” veniva indicato qualsiasi fiore che fioriva all’inizio della primavera.
Principali componenti: saponine triterpeniche (radice), flavonoidi (fiori), carotenoidi (fiori), olio essenziale (fiori). La pianta contiene un alcool chiamato “volemite”; una canfora chiamata “canfora di primula”, il glucoside “primulina”, l’enzima diastasi e due derivati dall’acido salicilico, la primaverina e la primulaverina. Da questi ultimi derivano le proprietà analgesiche, antinfiammatorie e antireumatiche.
La pianta veniva chiamata Primula officinalis in quanto dotata di proprietà vulneraria (guarisce le ferite). Altre applicazioni riguardano le malattie dell’apparato respiratorio grazie all’azione fluidificante ed espettorante delle saponine presenti. La pianta è anche: antinfiammatoria (attenua uno stato infiammatorio), antispasmodica (attenua gli spasmi muscolari, e rilassa anche il sistema nervoso), diaforetica (agevola la traspirazione cutanea) e diuretica (facilita il rilascio dell’urina).
Per tali usi si utilizza la radice e il rizoma.
Oltre alla radice, anche i fiori della primula odorosa contengono flavonoidi e carotene e si utilizzano in caso di emicranie e cefalee, per la loro azione antispasmodica e sedativa o in caso di nervosismo o iperattivismo.
In cucina le giovani foglie possono essere consumate sia crude che cotte, sole od assieme ad altri tipi di verdura. Anche i fiori possono essere aggiunti ad una insalata primaverile.
Le foglie giovanili possono essere mangiate sia crude che cotte nelle minestre. I fiori vengono utilizzati, a volte, per preparare un liquore aromatico. Con i fiori e le foglie seccate si può preparare una gradevole tisana calmante. Nel nord dell’Europa inoltre con le foglie si prepara una bevanda gradevole e calmante (ma anche un cordiale o del tè).
Oggi questi usi sono notevolmente scaduti. Sono stati riscontrati casi di allergia dovuta al polline di questa pianta.
È nell’orticoltura che si accentra il maggior interesse per queste piante. Infatti le Primule accomunano due proprietà molto importanti: sono rustiche di facile impianto e molto decorative. I fioristi quindi si sono cimentati a creare un numero grandissimo di cultivar (o ibridi artificiali) variando soprattutto la colorazione dei petali. Nel giardino, questa pianta va posizionata in zone a mezz’ombra; non teme il freddo per cui non è necessario ripararla particolarmente durante la stagione invernale.