Labdano | Cistus ladanifer
Il cisto ladanifero è una pianta appartenente alla famiglia delle Cistaceae.
Il nome del genere deriva dal greco “kisthò”, scatoletta, per descrivere la forma del frutto maturo: una capsula che, aprendosi di scatto, fa uscire i semi. A volte è difficile identificare un esemplare perché le diverse specie si possono tutte ibridare tra loro e gli stessi ibridi possono ibridarsi a loro volta con altri ibridi e si trovano talvolta degli esemplari che derivano da 3 o 4 specie differenti.
Contrariamente alla Rosa di roccia cretese (Cistus creticus), che si trova principalmente nel Mediterraneo orientale, la rosa di roccia da resina popola l’area del Mediterraneo occidentale (penisola iberica, Francia, Africa nord-occidentale) e le Isole Canarie.
Si tratta di una pianta da pieno sole su terreni ben drenati, anche poveri; tollera bene la siccità e anche l’esposizione marittima; è una specie arbustiva alta da uno a 2,5 m con foglie sempreverdi lanceolate, lunghe 3-10 cm e larghe 1-2 cm, pagina superiore verde scuro, inferiore più chiara. I fiori sono assai vistosi, con un diametro di 5-11 cm, con 5 petali bianchi di consistenza membranosa, stami e pistilli gialli. Può essere presente un bottone scuro di colore variabile dal rosso al granata alla base di ogni petalo (se non presenta il bottone viene denominato C. ladanifer var. albiflorus). Fioritura nei mesi di maggio-giugno con semi che maturano ad agosto. Il fogliame è ricoperto da un essudato appiccicoso dovuto a una resina profumata, nota come labdanum (ladano), utilizzata in erboristeria e in profumeria sia per le proprietà olfattive, sia per le proprietà fissative. La pianta viene anche utilizzata a scopo ornamentale per la bellezza e grandezza dei fiori.
Il Labdano, chiamato anche ladano o laudano, è una resina marrone appiccicosa che viene estratta dal Cisto ladanifero (Cistus ladanifer L., 1753), dal Cisto di Creta (Cistus creticus L., 1753) e dal Cisto marino (Cistus monspeliensis L., 1753).
L’aroma dolce, vanigliato e ambrato del ladano era molto amato dagli antichi Egizi che lo usavano nelle miscele tradizionali come il Kyphi. Era storicamente usato nella fitoterapia ed è ancora usato nella preparazione di alcuni profumi.
Il profumo sprigionato durante le fumigazioni pare che aiuti a raggiungere l’inconscio e riporta alla luce i ricordi.
Anticamente, il ladano veniva raccolto, pettinando le capre e le pecore che avevano pascolato sugli arbusti di cisto, con l’ausilio di attrezzi e strumenti indicati nella Creta del XIX secolo come ergastiri. Questi venivano usati per spazzare gli arbusti e raccogliere la resina che veniva estratta successivamente. La resina veniva raccolta dai pastori e venduta ai commercianti costieri. La resina è stata utilizzata per molto tempo come ingrediente per l’incenso e in medicina per trattare raffreddori, tosse, problemi mestruali e reumatismi.
Il libro della Genesi contiene due menzioni sul ladano trasportato in Egitto dalla Palestina. In queste due citazioni la parola resina viene generalmente interpretata come riferita al ladano.
Ai giorni d’oggi il ladano è un prodotto utilizzato principalmente per l’industria dei profumi. La resina grezza viene solitamente estratta bollendo foglie e ramoscelli. La resina pura viene stratta per estrazione con solvente, mentre un olio essenziale viene prodotto per distillazione a vapore.
La gomma grezza ricavata dal ladano si presenta sotto forma di massa profumata nera o talvolta marrone scuro contenente fino al 20% o più di acqua. L’odore è molto ricco, complesso e tenace. Il ladano è molto apprezzato in profumeria per la sua somiglianza con l’ambra grigia, che è stata vietata dall’uso in molti Paesi in quanto ricavata dal capodoglio, che è una specie in via di estinzione.
Il ladano è pertanto l’ingrediente principale nel profumo d’ambra in profumeria. L’odore del ladano è variamente descritto come dolce, fruttato, legnoso, di ambra grigia o muschio secco. Se fumato o applicato come profumo, non è solo disinfettante, ma anche rilassante grazie alla sua fragranza calda e ambrata. A Cipro era dedicato alla dea Afrodite.
L’ olio essenziale di ladano ha proprietà benefiche perché composto da oltre 170 pineni, tra cui canfene, sabinene, limonene e cineolo, terpeni, fenolo ed eugenolo così come acido acetico e formico, grazie alle proprietà antisettiche e tonificanti è indicato nella cura delle malattie cutanee. All’essenza di cisto sono inoltre attribuite proprietà emostatiche, immunostimolanti, antibatteriche, antivirali e rilassanti, sfruttate per il benessere, la bellezza e in aromaterapia.