Rosa rossa | Rosa Gallica
Rosa gallica L. è una delle rose più antiche e più apprezzate nel corso del tempo, appartenente alla famiglia delle Rosaceae; può essere considerata l’antenata di tutte le rose europee. Era conosciuta già da Greci e Romani, che ne conoscevano e apprezzavano l’elevato valore ornamentale. La rosa gallica è una varietà selvatica originaria dell’Europa centrale e dell’Est. Molti esemplari spontanei si ritrovano dalla Turchia al Caucaso. Alcuni AA. la ritengono originaria dall’Asia, acclimatata e naturalizzata poi in Europa dopo il XIII sec., importata dalla Siria da Thibaut (Tibaldo o Teobaldo) IV, conte di Champagne e Brie, a Provins, sua residenza, al suo ritorno dalle Crociate (1240) e poi coltivata a Fontanay (aux Roses) vicino a Parigi, e diffusasi in varie regioni francesi (Anjou, Lyonnais), (Bois des Charmonnières), nella Loira (Montbrison), Alvernia, Savoia.
In Italia si trova qua e là nei luoghi boscosi e selvatici dal mare alla zona montuosa.
Nomi comuni: rosa di mis, rosa rossa, rosa comune, rosa mistica, rosa maggese, ed altri. La rosa gallica è una piccola rosa a fioritura unica, a portamento arbustivo appena eretto e compatto che si modifica, arcuandosi, quando la fioritura è al massimo della sua crescita ed è ricoperto di foglioline verde chiaro che sfumano al grigio; è poco spinosa ma i rami, rametti e peduncoli sono ricoperti da una fitta trama di setole. I fiori sono singoli e doppi, con petali di colore bianco, rosa o porpora; spesso sono riuniti in gruppi di quattro fiori che possiedono ognuno cinque petali. I frutti sono ovali e globosi, con un diametro di circa tredici centimetri e un colore che va dall’arancio al brunastro. Producono dalle loro radici molti polloni che occupano un vasto perimetro e questo permette loro di sopravvivere anche se trascurate.
L’origine del nome generico è incerta, secondo alcuni deriverebbe dal latino “rosa” e questo dal greco “rhódon” = rosa, secondo A.A. deriverebbe dal sanscrito “vrad o vrod “= flessibile con allusione alla flessibilità dei rami o dal celtico “rhood o rhuud” = rosso. Il nome specifico deriva dal latino “Gallica” = della Gallia, così chiamata da Linneo che ne aveva esaminato un campione proveniente dalla Francia (Gallia).
La Rosa gallica è un’erba aromatica. Costituenti principali: acido gallico e quercitannico, resina, tannino, cianina, vitamina C, olio essenziale, citronellolo, geraniolo, stearoptene
La Rosa rossa è dotata di un’azione blandamente astringente per la quale i suoi preparati (infuso, estratto fluido, miele rosato) vengono impiegati esternamente, sotto forma di lozioni, colliri, gargarismi e colluttori.
Analogamente alla Rosa pallida, trova impiego anche come correttivo dell’odore e del sapore e, sotto forma di essenza, in profumeria e in cosmetologia.
In medicina può essere impiegata per uso interno in caso di raffreddori, infezioni bronchiali, gastrite, diarrea. Il decotto di fiori può essere utile in caso di diarrea.
L’infusione dei frutti interi o della polpa essiccata si beve come thè, facilita la digestione è astringente e livemente diuretica. L’infusione a base di acheni è indicata contro i calcoli renali.
Per uso esterno in caso di mal di gola, irritazione agli occhi, piccole lesioni e problemi cutanei.
L’infuso con i petali è impiegato nella preparazione del “miele rosato“, utilizzato per lenire il dolore durante la dentizione della prima infanzia.
In cucina: i petali si aggiungono alle insalate e l’acqua di rose si usa come aromatizzante in pasticceria, per dessert, sorbetti, mousse e gelatine. I petali possono essere canditi e utilizzati nella preparazione di sciroppi e conserve, I petali e i boccioli essiccati sono ingredienti importanti del “ras-el-hanout“, una mistura di spezie tipica del nord Africa.
Altri usi: i petali e i boccioli essiccati si aggiungono ai pot-pourri; l’essenza e l’acqua di rose si impiegano nei preparati per bagni e nelle creme per il corpo.