Euforbio | Euphorbia Resinifera
L’Euforbia resinifera della famiglia delle Euphorbiaceae è una specie di euforbia originaria del Marocco; è un arbusto molto ramificato sin dalla base, che forma grandi cespugli rotondeggianti, alti oltre 1 m nei luoghi di origine. I rami sono eretti, eguali tra loro, di colore verde glauco, con solchi poco profondi e spine brevi. La crescita è continua anche durante la fioritura. I fiori sono riuniti in infiorescenze a ciazio, di colore giallo dorato. Fiorisce tra Maggio e Luglio.
Secondo Plinio il termine generico fu dato da Dioscoride in onore di Euforbio, medico di Giuba, re della Numidia e Mauritania, scopritore di questa pianta. Il termine specifico significa “portatrice di resina” e si riferisce a una gommo-resina prodotta dalla pianta e utilizzata in farmacia.
La gommo-resina, estratta per incisione dei fusti (euforbio), ha proprietà officinali; è conosciuta da tempi remoti in numerose Farmacopee ufficiali di diversi Paesi (Argentina, Belgio, Grecia, Francia, Germania, Italia, Spagna, ecc.) come potente rubefacente e vescicatorio; in passato veniva usata anche come purgante energico, ma la sua alta tossicità ne sconsiglia decisamente l’uso. Ha un’alta concentrazione di resiniferatossina, un analogo della capsaicina, il composto vanilloide primario presente nei peperoncini piccanti. Può interagire con un recettore vanilloide su neuroni sensoriali primari che mediano il dolore (nocicezione) e l’infiammazione neurogena. Il canale del catione sensibile al dolore è TRPV1.
La resiniferatossina è stata utilizzata come punto di partenza per lo sviluppo di una nuova classe di analgesici. La desensibilizzazione alla resiniferatossina topica viene testata in studi clinici per valutare il suo potenziale di alleviare il dolore neuropatico, come nella polineuropatia diabetica e nella nevralgia posterpetica. È testato per trattare il dolore con cancro avanzato.