Cariofillata | Geum urbanum
La cariofillata comune (Geum urbanum) è una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Rosaceae. È molto comune in tutto il nostro Paese ed è apprezzata per le proprietà aromatiche e benefiche della radice.
Il nome della specie deriva dal termine greco geno=che genera un piacevole profumo, in riferimento al gradevole aroma della radice che ricorda i chiodi di garofano. L’epiteto specifico urbanum fa invece riferimento all’habitat della pianta, che spesso vegeta in ambienti urbani, ai margini delle strade e nelle aiuole ombrose. Volgarmente è conosciuta anche come erba benedetta, garofanaia o semplicemente geum. Anche la sua fioritura è molto gradevole, e per questo viene coltivata a scopi ornamentali in giardino.
E’ una pianta erbacea vivace con un robusto rizoma diffusa in tutta Italia dalla zona mediterranea alla zona montana; si trova nei boschi, nelle macchie e in genere in tutti i luoghi ombrosi e freschi; il fusto, alto fino a 60 cm, è coricato sul terreno nella parte basale, per l’altra parte è eretto; tutta la pianta è pelosa, quasi ruvida per la presenza di peli rigidi. Le foglie basali, raggruppate in rosetta, hanno un picciolo corto e sono irregolarmente pennate, la fogliolina terminale è più grande delle altre; le foglioline, intercalate tra grandi e piccole, sono di forma ovale con il margine variamente dentato. Le foglie del fusto sono sessili e variamente conformate, da tre foglioline a foglie divise in tre lobi. I fiori, grandi fino a 2 cm, hanno cinque piccoli sepali triangolari e cinque petali di colore giallo oro. I frutti, in forma di acheni, sono coperti da una leggera peluria. Il rizoma si raccoglie in marzo-aprile, prima che la pianta entri in attiva vegetazione, oppure in ottobre-novembre quando la porzione aerea si è seccata completamente.
La radice di cariofillata comune contiene diversi principi attivi, fra cui: glucoside geina, oli essenziali e tannini. Questi elementi le conferiscono proprietà digestive, astringenti, emmenagoghe.
La fama della pianta è dovuta soprattutto alla capacità di stimolare l’appetito e regolare il buon funzionamento dell’apparato digerente. Sotto questo profilo, è utile nei casi di inappetenza e di atonie dell’intestino che sono stati sintomatici delle persone deboli o convalescenti. Il contenuto in tannini determina inoltre un forte potere astringente delle sue preparazioni per uso interno ed esterno. All’interno viene usata nei casi di diarrea, infiammazioni del tubo digerente, catarri intestinali. Per uso esterno, se ne fanno dei collutori per le infiammazioni della bocca e per attenuare nevralgie e dolori dei denti. In considerazione delle proprietà astringenti, se ne consiglia un uso moderato e non prolungato, onde evitare disturbi allo stomaco.
Alla Cariofillata vengono anche attribuite proprietà emmenagoghe e febbrifughe.