Il Te – Cenni storici
Secondo un’antica leggenda fu l’imperatore cinese Shen Nung, padre della medicina e dell’agricoltura cinesi, venerato come il “Contadino Divino”, a scoprire intorno al 2737 a.C. il tè. La leggenda narra che Shen Nung, durante uno dei suoi molti viaggi, decise di riposarsi un po’ sotto un albero, accese un fuoco e mise a scaldare dell’acqua. Il vento fece cadere alcune foglie nella pentola e l’acqua in breve tempo diventò giallo-oro, emanando un gradevole profumo. Shen Nung, incuriosito, bevve, e si sentì subito dissetato, corroborato e più sveglio. Aveva scoperto il tè!
Al dì là delle sue origini mitiche, quello che si sa di certo sul tè è che il suo uso in Cina è estremamente antico, e che inizialmente le sue foglie venivano utilizzate come medicina. I primi documenti che testimoniano la raccolta delle foglie, a quell’epoca ancora di piante selvatiche, risalgono al 2000 a.C. quando il tè era già una bevanda molto diffusa.
Le proprietà dissetanti e corroboranti del tè incominciarono a prevalere su quelle medicinali durante la dinastia Chow (-206 a.C.).
All’epoca della dinastia Han (206 a.C.-220 d.C.) si incominciò a coltivare la pianta del tè. In questo periodo il tè era pressato, e veniva bollito come decotto insieme ad altre radici.
Il tè divenne sempre più in voga durante la dinastia Tang (618-907 d.C.), tanto da essere ormai coltivato in ampia parte della Cina. In quest’epoca il tè veniva macinato e poi bollito senza l’aggiunta di altre erbe, ma con un pizzico di sale.
Fu sotto la dinastia Tang che Lu Yu scrisse il suo celebre Cha Jing, il “Canone del tè “, il primo e più completo trattato sul tè.
Fu però in epoca Song (960-1279 d.C.), la cosiddetta “Età d’oro del tè“, che il tè raggiunse l’apice della sua fama e della sua diffusione. Le foglie venivano macinate sotto forma di una polvere molto fine, alla quale si aggiungeva poi acqua calda.
Già in epoca Song incominciò a diffondersi l’uso di consumare il tè in foglie, uso che si affermò definitivamente durante la dinastia Ming (1368-1644 d.C.). Fu sempre in quest’epoca che nacquero le diverse tipologie di tè, e la porcellana Cinese raggiunge il massimo del suo splendore. In questo periodo il tè diventò la bevanda che conosciamo e apprezziamo ancora oggi.
Fu sotto la dinastia Tang che il tè incominciò a diffondersi fuori dalla Cina, prima in Giappone e Corea, e quindi nel Medio Oriente.
Bisogna attendere invece il XVII secolo, perché il tè giunga in Occidente. Non si sa con certezza se siano stati i portoghesi o gli olandesi i primi a portare il tè in Europa. Sembra che all’inizio del XVII secolo i portoghesi importarono tè cinese a Lisbona, e lo vendettero in Olanda e Francia. Il Tè è stato menzionato per la prima volta dal domenicano portoghese Gaspar da Cruz, inviato in Cina, che nel 1560 scriveva: “A chiunque visiti la casa di un cinese di rango è usanza offrire su un bel vassoio, in tazza di porcellana, una specie di acqua che chiamano “cha”, rossiccia e molto terapeutica”.
Negli stessi anni anche gli olandesi importavano il tè, ma dai mercati giapponesi, attraverso Giava e Macao. Si sa per certo che la prima partita di tè arrivò ad Amsterdam nel 1610; qui ebbe un immediato successo: divenne dapprima popolare in Francia ed in Olanda, poi (forse intorno al 1650) ebbe diffusione anche in Gran Bretagna. Alexandre Dumas padre disse che fu nel 1666, sotto il regno di Luigi XIV, che il tè, dopo una opposizione non meno viva di quella sostenuta nei confronti del caffè, venne introdotto in Francia. In seguito entrò nelle consolidate tradizioni inglesi. I ricchi e gli aristocratici lo sorbivano da porcellane cinesi e in tazze piuttosto piccole, mentre gli altri ricorrevano alle mug, tazza in ceramica comune, più capiente e senza sotto-tazza.
Il primo locale a servire il tè in Inghilterra fu la caffetteria di Thomas Garway nel 1657. La la Compagnia Britannica delle Indie Orientali cominciò a importarlo a partire dal 1669 e nel corso del secolo successivo il tè divenne la voce più importante nei traffici inglesi con l’Oriente. Il consumo del tè in Gran Bretagna crebbe moltissimo e s’impose come costume nazionale, consumata varie volte al giorno e in miscele di diverse qualità, più forte al mattino detta English Breakfast e più leggera al pomeriggio (Traditional Afternoon). Furono sempre gli inglesi che incominciarono a coltivare il tè in India e in Sri Lanka. Da allora, l’interesse per il tè si estese in tutta Europa e negli Stati Uniti, con peculiarità nazionali di diverso tipo.