Bucco | Agathosma betulina Pillans
Il Bucco (Agathosma betulina (Berg.) Pillans) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Rutaceae, un genere di circa 140 specie di piante da fiore apprezzate per la loro fragranza e l’uso medicinale. I nomi comuni includono Buchu, Boegoe, Bucco, Bookoo e Diosma. Buchu indica formalmente due specie di erbe, Agathosma betulina e Agathosma crenulata.
L’Agathosma betulina (in precedenza Barosma betulina) è una pianta da fiore originaria delle montagne a bassa quota del Sud Africa occidentale, dove si trova vicino ai corsi d’acqua; può crescere fino a 2 m di altezza. Ha foglie opposte, di forma arrotondata, lunghe circa 20 mm e larghe. I fiori sono di colore bianco o rosa pallido, con cinque petali. Il frutto è una capsula a cinque parti che, a maturità, si apre per liberare i semi.
Il termine Agathosma proviene dal greco ἀγαθός agathós buono e da ὀσμή osmé odore: per il piacevole profumo aromatico di questa pianta. L’epiteto specifico betulina è in riferimento alle betulle, da betula betulla, per la lontana somiglianza delle foglie a quelle di questa pianta.
Le foglie di Agathosma betulina sono state tradizionalmente utilizzate come rimedio a base di erbe per i disturbi del tratto gastrointestinale e urinario, in quanto ha proprietà diuretiche e antisettiche dovute a vari composti fenolici.
Gli oli essenziali e gli estratti delle foglie sono usati come aroma nella produzione di aromi e profumi, ma anche per tè, caramelle e un liquore noto come acquavite di buchu in Sud Africa.
I due costituenti chimici primari degli oli di A. betulina sono isomentone e diosfenolo. Inoltre si trovano: resina 5 %, il glicoside flavonico diosmina (barosmina), che per idrolisi produce ramnosio, glucosio e diosmetina (5,7,3’- triossi-4’-metossiflavone), il glicoside flavanonico esperidina, intorno al 1,5 -3,5%. Inoltre è stata trovata, nelle foglie essiccate la presenza di vitamina B1, nell’ordine intorno al 2%.
La pianta è stata utilizzata dagli indigeni del Sud Africa come rimedio popolare per vari disturbi. I coloni olandesi nei primi tempi usavano l’Agathosma betulina comunemente chiamata buchu per fare una tintura di brandy. La tintura è ancora usata oggi.
Il suo uso può però provocare però, facilmente, fenomeni di intolleranza gastrica ed intestinale. Per questo motivo si raccomanda quindi di non somministrarla a stomaco vuoto.