Betonica | Stachys officinalis
Betonica comune (nome scientifico Stachys officinalis (L.) Trevis., 1842) è una piccola ma vivace pianta perenne, eretta, pelosa e dai delicati fiori colorati di rosa profumati di citrato, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
Il nome generico (stachys) deriva dal greco e significa “simile alla spiga di grano”; l’epiteto specifico officinalis è applicato alle erbe con proprietà medicinali (vere o presunte); il nome volgare di “betonica”, secondo Plinio, deriverebbe dalla tribù spangola dei vettoni. Il nome scientifico di questa specie è stato definito inizialmente da Linneo (1707 – 1778), conosciuto anche come Carl von Linné, biologo e scrittore svedese considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione “Species Plantarum – 2: 573.” nel 1753, perfezionato successivamente dal botanico e naturalista italiano Vittore Benedetto Antonio Trevisan (Padova, 5 giugno 1818 – Padova, 8 aprile 1897) nella pubblicazione “Prospetto della Flora Euganea. Padova – Prosp. Fl. Eugan. 26.” del 1842.
Pianta perenne, rizomatosa, di aspetto erbaceo, con fusti pelosi, eretti a sezione quadrangolare, può raggiungere il metro di altezza. Tutta la pianta emana un gradevole odore un po’ citrato.
Le foglie basali hanno lungo picciolo, sono ovato-cordate, crenate, rugose sulla pagina superiore con nervature marcate; le cauline sono quasi sessili o appena picciolate; nella zona superiore della pianta si trasformano gradualmente in brattee.
I fiori riuniti in verticillastri costituenti una breve falsa spiga terminale su scapi quasi privi di foglie. Hanno calice campanulato a 5 sepali. La corolla rosa o porporina, ha un tubo bianco leggermente ricurvo; il labbro superiore diritto o ricurvo verso l’interno, è peloso all’esterno. Il labbro inferiore è trilobato: il lobo centrale è dentato sull’orlo, i 2 laterali sono arrotondati. Gli stami portano antere bruno-violette, il pistillo ha uno stilo rosato e uno stimma diviso.
I frutti sono poliacheni trigoni.
Diffusa sia in pianura sia in montagna, la betonica si trova spesso nel sottobosco e nell’ombra dei prati. Frequente nel Centro-Nord Italia.
E’ una pianta conosciuta e stimata fin dai tempi antichi. Gli antichi Egizi la consideravano una pianta magica mentre i romani l’adoperavano per curare una cinquantina di patologie differenti. Da tale versatilità deriverebbe il detto popolare “utile come la betonica”.
Era talmente conosciuta che il suo nome veniva affibbiato a quelle persone che sapevano tutto di tutti, come le comari.
La betonica contiene flavonoidi, iridoidi, tannini, saponine, colina, olio essenziale e betaina.
Apprezzata come rimedio per il mal di testa (probabilmente Il suo stesso nome deriverebbe dalla parola celtica “betony” che significa “buona testa”), la betonica viene adoperata ad uso interno per le sue proprietà: stimolanti, toniche, eccitanti, digestive, anticatarrali e bechiche, mentre per uso esterno per il trattamento dei reumatismi e per le sue proprietà cicatrizzanti. Viene pertanto adoperata per il trattamento di ulcere, piaghe e ascessi. I
noltre, ha proprietà febbrifughe, espettoranti e analgesiche, che la rendono un ottimo rimedio contro il raffreddore, i reumatismi, gli ascessi, le ulcere, i disturbi respiratori, la cefalea, la dispepsia e altre patologie dell’apparato digerente. Aiuta ad abbassare la febbre e favorisce la fluidificazione del catarro presente nei bronchi.
È un valido sudorifero e come tale è utile in tutte quelle affezioni in cui è richiesta l’eliminazione di acidi urici, come ad esempio la gotta.
La betonica è anche un blando sedativo, utile per ridurre lo stress nervoso, la tensione, i disturbi premestruali, e in caso di tensione.
Allo stato attuale viene adoperata molto meno per uso interno, perché la sua radice può causare nausea e vomito, ma se vuoi provare tutte le benefiche virtù della Betonica, puoi provare la nostra Betonica Erba Taglio tisana, sicura e senza radici.
Secondo la medicina popolare questa pianta ha proprietà astringenti, digestive, anticefaliche, vulnerarie e sedative in generale.
Si prepara come infuso o estratto fluido ed è utile per raffreddori di testa (la polvere di betonica se aspirata fa starnutire). Ha una azione specifica nelle cefalee. Inoltre è cicatrizzante. È valido anche per chi ha problemi di eliminazione degli acidi urici.
Le sostanze presenti in questa pianta sono: tannino, stachidrina, colina, betaina, betonicina.
La radice non è da usare in cucina: il rizoma può provocare facilmente vomito e diarrea. Le foglie vengono a volte usate per aromatizzare il tabacco, ma anche per preparare bevande e tè.
La betonica è una pianta mellifera e si può ottenere un miele quando è bottinata dalle api, ma purtroppo non essendo molto abbondante, la produzione è scarsa e si ha solo in alcune zone.