Olivello spinoso | Hippophae rhamnoides
L’Olivello Spinoso (Hippophae rhamnoides) o olivello selvatico è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Eleagnaceae. Il nome botanico Hippophae trae origine dal fatto che, in passato, le foglie e i rametti più teneri di questa pianta venivano utilizzati per nutrire i cavalli (in greco hippos): le sostanze di cui è ricco l’Olivello Spinoso infatti, rendevano lucente e soffice il loro manto, migliorando sia l’aspetto esteriore che la robustezza del fisico.
L’Olivello Spinoso, noto anche come olivo o ananas della Siberia, è una pianta con poche pretese e con una notevole capacità di adattamento. E’ diffuso infatti in una vasta area che include buona parte dell’Europa, l’Asia centrale e il nord-est della Cina. In Europa, l’Olivello Spinoso predilige soprattutto le regioni costiere e i terreni rocciosi delle aree subalpine, mentre sul territorio asiatico è possibile trovarlo nelle zone semi-desertiche della Cina e della Mongolia.
L’Olivello Spinoso, come già accennato, non ha bisogno di tanto per sopravvivere e crescere: l’unico elemento di cui non può fare a meno è il sole. In genere questa pianta si sviluppa spontaneamente – fino a raggiungere i 5 o 6 metri di altezza – in zone inospitali, in cui poche altre piante sarebbero in grado di resistere. L’Olivello Spinoso infatti ha un’ottima resistenza alla salsedine e sopporta facilmente gli ambienti dal clima ventoso e dal terreno arido.
L’Olivello Spinoso deve il suo nome ai suoi rami pieni di spine, motivo per cui lo si può trovare spesso nei giardini delle case a mo’ di siepe, per assolvere non solo una funzione ornamentale ma anche protettiva; è infatti utilizzata per formare siepi difensive e impenetrabili interpoderali, ai confini degli appezzamenti; è inoltre utilizzata per contrastare l’erosione dei suoli e delle coste grazie all’apparato radicale. Infine è una pianta azoto-fissatrice, come le leguminose: arricchisce il terreno di azoto grazie a batteri simbionti attinomiceti del genere Frankia, prendendolo dall’aria.
La parte più interessante di questa pianta è senza dubbio il frutto, delle piccole drupe di colore arancio brillante simili a olive (da qui il nome “Olivello”). I frutti sono proprio il motivo per cui la coltivazione dell’Olivello Spinoso sta prendendo sempre più piede: da queste bacche dal colore vivace si ottengono succhi e sciroppi, ma anche un olio le cui proprietà sono sfruttate in ambito cosmetico. I suoi benefici sono apprezzati fin dall’antichità, tanto che si dice che lo stesso Gengis Khan ne facesse uso. L’olivello spinoso compare anche nella medicina tradizionale cinese, indiana e tibetana. Questo perché contiene preziosi nutrienti e fitocomplessi.
In particolare, i piccoli frutti sono un concentrato di vitamina C: ne contengono in media tra le 20 e le 30 volte in più di un’arancia! Non solo, nei frutti dell’olivello spinoso troviamo anche:
carotenoidi, antiossidanti, vitamine, minerali, polifenoli, triterpeni e fitosterolo; acidi organici (es. acido clorogenico, acido malico, acido ossalico, acido citrico, …); sono anche una fonte ricca di acidi grassi naturali omega 3, 6 e 9 insieme agli acidi grassi omega 7 più rari.
Nei semi invece sono presenti soprattutto acidi grassi insaturi e acidi grassi essenziali, tra cui spicca l’acido palmitoleico, un acido grasso insaturo della serie dei rari omega-7. Oltre a questi importanti nutrienti, i semi dell’olivello spinoso sono ricchi di vitamina E, vitamine del gruppo B e minerali quali ferro, calcio, fosforo, magnesio, potassio e zinco.
Le foglie infine contengono fitocomplessi utili, principalmente tannini, e vengono utilizzare per la preparazione di tinture madre dall’azione astringente.
E’ proprio questa grande varietà di nutrienti e fitocomplessi la responsabile delle principali proprietà dell’olivello spinoso. Più nel dettaglio, il succo che si ottiene dal frutto ha una spiccata azione antiossidante, tonica, antinfiammatoria e remineralizzante. L’olio invece, che perlopiù deriva da frutti e semi, viene utilizzato per via topica per le sue proprietà cicatrizzanti, riepitelizzanti e antinfiammatorie.
L’impiego principale dell’olivello spinoso è come fitoterapico in erboristeria: si usa principalmente sotto forma di succo o di olio, ma esistono anche integratori in capsule o compresse formulati con olivello spinoso. Vengono sfruttate le proprietà toniche e remineralizzanti, antiossidanti e vasoprotettive, cicatrizzanti e antinfiammatorie.
Va precisato che l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare), non ha approvato alcun claim ad avallare le suddette proprietà dell’olivello spinoso.
I frutti dell’olivello spinoso sono ottimi anche da utilizzare in cucina, per preparare confetture, sciroppi e gelatine e le bacche possono essere mangiate fresche oppure previa conservazione in agrodolce o in aceto.
La polpa del frutto dell’olivello spinoso ha un sapore agrumato, lievemente acre e molto gradevole, e da questa si possono ricavare salse ottime per l’accompagnamento di carni e pesci, un abbinamento molto sfruttato soprattutto nella cucina dei paesi del nord.
Infine, con le bacche di olivello spinoso è possibile anche preparare liquori, ottimi sia da bere tal quali sia da miscelare per la preparazione di cocktail.
L’uso dell’olivello spinoso è sconsigliato: ai soggetti ipotesi, in quanto l’olivello spinoso potrebbe agire provocando un leggero abbassamento della pressione arteriosa; a chi assume farmaci anticoagulanti; a chi deve sottoporsi ad un intervento chirurgico; in caso di calcolosi renale; per le donne in gravidanza o in allattamento.