Santoreggia montana | Satureja montana
La santoreggia montana (nome scientifico Satureja montana L.) è una pianta perenne aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae .
Suffruticosa, presenta fusti eretti o ascendenti, ramificati, alti fino a 50 cm. Le foglie opposte sono lineari, scure, cigliate al margine, molto aromatiche. Le infiorescenze sono dei verticillastri di fiori bianchi o rosei.
Le parti edibili sono le foglie con le quali si può fare un infuso, trattandosi di un’erba officinale e erba medicinale; inoltre esse possono essere usate come condimento in molte ricette. In cucina la santoreggia è ottima per aromatizzare carne, pesce, verdure ma anche bevande alcoliche e liquori, in particolare il Vermouth. In campo cosmetico la santoreggia è invece usata per creare profumi e creme.
La Santoreggia Montana differisce dalla comune Santoreggia dal fatto di essere tendenzialmente perenne piuttosto che annuale; e dall’aspetto, crescendo più alta della comune santoreggia ed avendo un colore delle foglie più scuro. Ne conserva le stesse identiche proprietà e sapore. Santoreggia, Timo e Rosmarino appartengono alla stessa famiglia botanica e condividono numerose proprietà tra loro.
Come pianta officinale la santoreggia è dotata di molte proprietà quali: antisettica, antispasmodica, carminativa, espettorante, stimolante, stomachica. Della pianta vengono utilizzate soprattutto le foglie, il cui profumo ricorda un mix tra timo e limone, un aroma gradevole e intenso.
L’olio essenziale di santoreggia svolge un’azione vermifuga: basta utilizzarne poche gocce nel tè per combattere i vermi intestinali; inoltre ha proprietà antivirali e antibatteriche grazie alla presenza di eugenolo, carvacrolo, timolo e viene quindi consigliato in casi di raffreddori ed influenza. La santoreggia contiene una discreta quantità di sali minerali tra cui calcio, sodio, fosforo, potassio, ferro, zinco, rame, manganese, magnesio e selenio. Altre sostanze sono costituite da fibre alimentari, ceneri, proteine e grassi. L’acqua è contenuta nella percentuale del 9%.
Nella santoreggia sono presenti anche composti chimici appartenenti alla famiglia dei terpeni come il borneolo, il nerolo, il geraniolo. Altre sostanze contenute nella santoreggia sono la vitamina C, limonene, cimene, canfene e mircene. Queste sostanze hanno proprietà aromatiche intense e vengono spesso utilizzate in profumeria. Questi composti chimici sono attivi anche contro afflizioni renali, polmonari e le infezioni intestinali.
La santoreggia contiene anche importanti elementi che svolgono un’azione antinfiammatoria come i tannini che proteggono l’organismo in caso di infezioni ai reni, ai polmoni e all’intestino. Inoltre la santoreggia ha proprietà espettoranti, per questo è utile in caso di tosse e raffreddore in quanto aiuta a sciogliere i muchi favorendone l’espulsione.
Sia le foglie che i germogli di santoreggia contengono una buona quantità di antiossidanti che aiutano a contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi, rallentando l’invecchiamento cellulare, ma proteggendo anche l’organismo da malattie cardiovascolari e tumori.
Grazie alla presenza di una particolare sostanza, il carvacrolo, la santoreggia è in grado di lenire dolore e irritazione in caso di punture di vespe e api.
Dal punto di vista cosmetico la santoreggia svolge un’azione astringente riducendo il problema dei pori dilatati. Inoltre, l’infuso di santoreggia applicato sui capelli previene la comparsa dei pidocchi oltre a fortificare il bulbo pilifero prevenendo la caduta dei capelli.
Fin dai tempi antichi sono state attribuite alla santoreggia proprietà afrodisiache (per cui era nota anche come “erba del satiro“). Inoltre la santoreggia avrebbe proprietà cardiotoniche; la fibra alimentare contenuta nella pianta officinale aiuta a ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue aumentando quello buono (HDL), tenendo così libere le arterie. In caso di cattiva digestione l’infuso di santoreggia aiuta a ridurre dolori gastrici, problemi di fermentazione intestinale e meteorismo, grazie alle sue proprietà carminative. La santoreggia è infatti conosciuta anche come “erba dei fagioli” sia perché le piante crescono nello stesso periodo, ma anche perché il suo utilizzo, associato al consumo di fagioli, riduce la formazione di gas intestinali.